Massimo Cacciari
Nato a Venezia il 5 giugno 1944, si è laureato in Filosofia presso l’Università di Padova nel 1967, discutendo una tesi sulla Critica del Giudizio di Kant con i Professori Sergio Bettini e Dino Formaggio. Già incaricato di Letteratura Artistica e poi di Estetica presso la Università di Architettura di Venezia, è diventato ordinario in Estetica nel 1985. Direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Accademia di Architettura di Lugano dal 1998 al 2005, nel 2002 fonda con don Luigi Verzè la Facoltà di Filosofia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, di cui è il primo preside. Dal 2012 è professore emerito di Filosofia presso lo stesso Ateneo. La prestigiosa casa editrice Adelphi pubblica questo suo libro nella Collana Biblioteca Filosofica 41. Metafisica: ecco la parola «davanti alla quale ognuno, più o meno, si affretta a fuggire come davanti a un appestato» (Hegel). Un fuggire che, a furia di decostruzioni, oltrepassamenti, dichiarazioni di morte o di inesorabile, fatale compimento nelle forme della razionalità scientifica, ha finito col diventare una sorta di habitus del pensiero contemporaneo. E tuttavia, ripercorrendo contropelo le filosofie classiche e i grandi sistemi del razionalismo moderno, così come le più ardite e recenti teorie della scienza, è possibile riscoprire ciò che di quel termine rimane inaudito: la tessitura che collega l’essente in quanto osservabile e determinabile allo s-fondo della sua provenienza e del suo imprevedibile avvenire.
Massimo Cacciari, Metafisica concreta, Milano, Adelphi Edizioni, 2023, pp. 423, €38,00.

Igor’ Stravinskij – Robert Craft
Igor’ Stravinskij è stato un musicista russo naturalizzato statunitense (Oranienbaum 1882 – New York 1971). Compositore tra i più importanti del Novecento, ha rivoluzionato l’orchestrazione tradizionale e reinventato il balletto moderno con l’uso di stili compositivi e linguaggi musicali diversi, lasciando una profonda impronta nei compositori a lui contemporanei e in quelli successivi, a partire già dai primi lavori (L’oiseau de feuPetruška e Le sacre du printemps). La prestigiosa casa editrice Adelphi traduce dall’inglese (a cura di Franco Salvatorelli) e pubblica questo libro. Robert Craft (1923-2015) per oltre vent’anni ha vissuto accanto a Igor’ Stravinskij (1882-1971) e alla moglie Vera a Hollywood e a New
York, accompagnando il compositore in tournée e dirigendo i suoi concerti. A partire dagli anni Cinquanta ha raccolto e pubblicato a più riprese conversazioni e memorie stravinskiane. Ricordi e commenti (Memories and Commentaries), apparso per la prima volta nel 2002, raduna le più significative.
Igor’ Stravinskij – Robert Craft, Ricordi e commenti, Milano, Adelphi Edizioni, 2023, pp. 414, € 14,00.

Azar Nafisi
Azar nasce a Teheran nel 1955 da Nezhat Nafisi, prima donna ad essere eletta nel Parlamento iraniano e da Ahmad ex sindaco della città all’epoca dello scià. A tredici anni va a studiare in Inghilterra e da lì poi si trasferisce negli Stati Uniti dove si laurea in Letteratura inglese ed americana presso l’Università di Oklahoma. Nel 1979 torna in Iran ed inizia ad insegnare nell’università della capitale. Sarà docente per ben diciotto anni anche se dal 1981 al 1987 verrà spesso espulsa per essersi ostinatamente rifiutata di indossare il velo. La prestigiosa casa editrice Adelphi traduce dall’inglese (a cura di Mariagrazia Gini) e pubblica questo suo libro. Azar Nafisi, oggi cittadina americana, ci parla del valore inestimabile della letteratura in una società che sembra concedere tutte le libertà: anche qui, infatti, ha bisogno di essere difesa, diffusa e studiata strenuamente, quale vero antidoto alla pigrizia dell’intelletto.
Azar Nafisi, La repubblica dell’immaginazione. Una vita e i suoi libri, Milano, Adelphi Edizioni, 2023, pp. 331, € 14,00.

Han Kang
L’Autrice è nata nel 1970 in Corea del Sud, a Gwangju, la città del massacro seguito alla rivolta popolare del maggio 1980. La prestigiosa casa editrice Adelphi traduce dal coreano (a cura di Lia Iovenitti) e pubblica questo suo testo. Scritto dopo La vegetariana e definito dal­ la stessa autrice «quasi un suo lieto fine», L’ora di greco si insinua − avvolto in un bozzolo di apparente semplicità − nella mente del lettore, come un «assurdo indimostra­bile», una voce limpida e familiare che ar­riva da un altro pianeta. In una Seoul rovente e febbrile, una don­na vestita di nero cerca di recuperare la parola che ha perso in seguito a una serie di traumi. Le era già successo una prima volta, da adolescente, e allora era stato l’in­solito suono di una parola francese a scar­dinare il silenzio. Ora, di fronte al riaffio­rare di quel mutismo, si aggrappa alla ra­dicale estraneità del greco di Platone nel­la speranza di riappropriarsi della sua vo­ce. Nell’aula semideserta di un’accademia privata, il suo silenzio incontra lo sguardo velato dell’insegnante di greco, che sta per­dendo la vista e che, emigrato in Germa­nia da ragazzo e tornato a Seoul da qualche anno, sembra occupare uno spazio limina­le fra le due lingue. Tra di loro nasce un’in­timità intessuta di penombra e di perdi­ta, grazie alla quale la donna riuscirà for­se a ritornare in contatto con il mondo. 
Han Kang, L’ora di greco, Milano, Adelphi Edizioni, 2023, pp. 163, € 18,00.

Irène Némirovsky
Irène Némirovsky è scomparsa il 17 agosto del 1942 nel campo di concentramento di Auschwitz dopo un solo mese dalla deportazione. Nata a Kiev, in Ucraina, da una famiglia ebrea benestante (il padre era banchiere), la scrittrice ha vissuto in Russia fino alla rivoluzione d’autunno. Poiché i Némirovsky erano vicini allo Zar, si dovettero trasferire in Scandinavia e infine in Francia, dove la famiglia era già solita trascorrere le vacanze. La prestigiosa casa editrice Adelphi traduce dal francese (a cura di Laura Frausin Guarino) e pubblica questo suo testo. «Irène Némirovsky non apparteneva alla categoria degli scrittori che, nel dedicarsi alla corrispondenza, si sentono osservati dalla posterità» osserva Olivier Philippon­nat nella prefazione a questo volume. E tuttavia, aggiunge, le sue lettere fanno par­te a pieno titolo dell’opera letteraria, so­prattutto perché ci consentono di scopri­re una voce più intima, più autentica, di­versa da quella che abbiamo imparato ad amare nei romanzi e nei racconti – sorprendente. 
Irène Némirovsky, Lettere di una vita, Milano, Adelphi Edizioni, 2023, pp. 460, € 24,00.

Giorgio de Santillana.
L’Autore (1902-1974) è stato un fisico, storico della scienza, storico della filosofia e filosofo italiano naturalizzato statunitense. La prestigiosa casa editrice Adelphi traduce dall’inglese (a cura di Giulio De Angelis) e pubblica questo volume. Il pensiero scientifico delle origini, tra cesure e continuità rispetto a quel­lo mitico, assume connotazioni inedite, in un percorso millenario che va da Parmenide a Era­clito a Pitagora, dalla medicina della scuola ippocratica alla svolta fisico­cosmologica di Leucippo e Democrito, dai sofisti e Gorgia alla grande cat­tedrale platonica e alla sintesi di Aristotele, per ar­rivare a Tolomeo e Plutarco. 

Giorgio de Santillana, Le origini del pensiero scientifico, Milano, Adelphi Edizioni, 2023, pp. 438, € 15,00.

Mark Solm.
L’Autore è uno psicoanalista e neuropsicologo sudafricano, noto per la sua scoperta dei meccanismi cerebrali del sogno. La prestigiosa casa editrice Adelphi traduce dall’inglese (a cura di Andrea Clarici) e pubblica il volume che si pone questo interrogativo: come può l’attività del cervello dar luogo alla coscienza? L’Autore invita il lettore a intraprendere un viaggio avventuroso alle origini della coscienza e, a partire dagli albori della neurologia e della psicoanalisi, ci guida sino alle frontiere delle moderne neuroscienze. E la conclusione non mancherà di far discutere: «finché non riusciremo a costruire una macchina cosciente, non potremo affermare di avere risolto il problema difficile».

Mark Solm, La fonte nascosta Un viaggio alle origini della coscienza, Milano, Adelphi Edizioni, 2023, pp. 504, € 39,00.