di Martina Cecone, Raffaella Pippo, Silvia Raffin, Bibliotecarie. La Biblioteca del Seminario svolge da diversi decenni un compito importante a favore degli utenti e aderisce a diversi progetti regionali ed ecclesiali. La funzionalità ordinaria della biblioteca è legata al luogo dove si trova e al motivo per cui è sorta: il Seminario Diocesano, lo Studio Teologico affiliato alla Facoltà Teologica del Triveneto e aperto ai laici, la Diocesi. Si distingue pertanto per i fondi legati alla storia e all’arte locale, le collane teologiche, le riviste teologiche e storico-artistiche. È inserita nella rete bibliotecaria regionale, come è stato stabilito dalla Regione Friuli Venezia Giulia nel 1976, con una adesione dal 1983. Ciò comporta una misurazione e valutazione continua per raggiungimento di standard e per la definizione di obiettivi. Il mantenimento di tale riconoscimento regionale, ci incoraggia nel ritenere di aver bene operato e nell’impegno futuro. L’ufficio regionale competente in materia di cultura così ci ha scritto: “Attraverso l’attribuzione della qualifica di Biblioteca di Interesse Regionale la Biblioteca si è distinta per capacità di progettualità innovative e per il coinvolgimento di fruitori esterni… Si evidenzia, in particolare che il notevole impegno per far conoscere il patrimonio librario antico, la storia del libro e della scrittura è proseguito anche in questo ultimo periodo di costrizioni, conciliandosi sapientemente con l’uso delle nuove tecnologie. Accanto al storico ruolo di con servazione e divulgazione del patrimonio librario, rappresenta un’importante funzione di aggregazione culturale…” La biblioteca durante la pandemia, infatti, ha cercato di incrementare l’attività di informazione e divulgazione sulla pagina Facebook, provando a sperimentare anche nuovi format tramite YouTube. È stata inoltre potenziata l’offerta di materiale fruibile digitalmente, con diversi ebooks, le riviste internazionali e gli altri strumenti bibliografici delle banche dati Brepols, Ebsco e Sage e materiale proprio digitalizzato. Alla riapertura di maggio 2020 grazie all’attivazione di una funzionalità on-line di prenotazione e ad un attento protocollo di sicurezza, la nostra sala studio è stata l’unica opzione disponibile a Pordenone per chi voleva usufruire di uno spazio aperto al pubblico. Ciò ha consentito di intercettare una nuova utenza, che ha apprezzato lo spazio accogliente, la tranquillità del luogo e la bellezza del contesto paesaggistico. La Biblioteca come luogo di formazione e integrazione. Grazie alle convenzioni in essere con varie Università del Triveneto (Trieste, Udine, Padova, Venezia) la biblioteca ospita regolarmente studentesse e studenti che debbano espletare il loro tirocinio obbligatorio (in media, dalle 75 alle 150 ore). Cerchiamo di costruire sempre queste esperienze in modo che al termine del percorso escano arricchiti sia loro di competenze, sia la Biblioteca di servizi. Il patrimonio della Biblioteca è stato oggetto di tesi di laurea sulle edizioni a stampa del sec. XVI e sui manoscritti medievali. Collaboriamo anche con altre istituzioni e singole persone per tirocini post- universitari (la scuola Vaticana di Biblioteconomia o il Centro di formazione Fondazione OSF). Siamo partner dell’ASFO e dei Servizi sociali per inserimenti lavorativi socio-assistenziali destinati a persone affette da disabilità/invalidità. Infine, accogliamo diversi volontari “diversamente giovani” desiderosi di impegnare fruttuosamente il proprio tempo. Progetti in corso. Il 2022/2023 ci vede impegnati, grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e l’affiancamento di personale esterno, nel progetto Books on the Move: le cinquecentine della Biblioteca del seminario di Pordenone. L’iniziativa intende valorizzare il fondo librario del sec. XVI (oltre 2000 edizioni.). A completamento della catalogazione, realizzeremo: un volume comprendente un saggio storico introduttivo, l’ordinamento alfabetico delle schede con vari indici, l’analisi delle dispersioni; la digitalizzazione e messa online delle edizioni non già presenti; una mostra online in cui si ricostruiscano virtualmente le singole collezioni originali. Grazie inoltre ai contributi ministeriali, la Biblioteca ha potuto acquistare nuovi volumi e incrementare così il proprio patrimonio librario. Attualmente la Biblioteca ospita la mostra per il 100 anni del settimanale diocesano “Il Popolo”, con decine di pannelli delle più importanti prime pagine e ricostruzioni degli arredi e degli strumenti delle redazioni. Tutti i servizi erogati sono elencati nella pagina della biblioteca dedicata sul sito della Diocesi o in Biblioest.
(da “Il Popolo” settimanale della diocesi di Concordia-Pordenone)